I guanti, un accessorio raffinato ed elegante, che dona un tocco inguaribilmente retrò alla sposa che li sceglie.
Se fino al 17 secolo vengono considerati un elemento pratico, dal 18 secolo, specie durante l’epoca Vittoriana diventano un elemento imprescindibile per le donne di qualunque estrazione sociale, che non uscivano mai di casa senza.
In particolare questo accessorio era un must nelle occasioni formali come i matrimoni, andando a rimarcare lo status sociale, anche la stessa regina Vittoria li indossò nel suo grande giorno.
1900-1910
Durante l’epoca Edoardiana le spose indossavano alle proprie nozze suntuosi guanti in seta o pelle. Spesso arrivavano sino al gomito, la peculiarità erano le fila di bottoncini, sino a 20, che li percorrevano.
1920
La moda dei guanti sino all’avambraccio continua fino agli ’20, li vediamo indossati anche dalla dolcissima Lady Rose in Downton Abbey per le sue nozze.
Con l’avvento della moda Art Déco prende piede tra le spose anche la tendenza di guanti elastici in maglia e pizzo, percorsi da decori e motivi d’ispirazione floreale.
1930
Negli anni ’30 si impone la moda dei guanti in pelle, rigorosamente corti, anche per le spose. La particolarità? I polsini finemente decorati con ricami e applicazioni.
Anche Wallis Simpson per le chiacchieratissime nozze con il Duca di Windsor Edoardo VIII nel 1937, non resistette alla tendenza del momento , e optò per un paio di guanti in pelle celesti abbinati al suo abito, pensati per indossare al meglio la fede.
1940
Negli anni ’40 con le ristrettezze della guerra, l’utilizzo dei guanti ai matrimoni diminuisce.
Le spose che potevano permetterselo erano soliti indossare guanti in pelle, spesso scamosciata, lunghi fino al gomito. In questo periodo per i guanti veniva utilizzato il rayon elasticizzato che dona un particolare effetto arricciato all’accessorio.
1950
I guanti da sposa tornano in auge del 1950, quando l’abbigliamento diventa ultra femminile.
L’accessorio ritorna nell’elegantissima versione in seta sino al gomito, che viene scelta dalla giovane Soraya per le costosissime nozze con l’ultimo scià di Persia. Anche la procace attrice Jayne Mansfield li indossò per il secondo matrimonio con Mickey Hargitay nel 1956.
Parallelamente prende piede anche una versione più semplice dei guanti, corta e in tessuti più leggeri, adatta soprattutto per i matrimoni estivi. Un esempio sono il sottile paio di guanti indossati da Jackie ‘O nel 1953 per il grande giorno con il suo John.
1960
La moda dei guanti entra ufficialmente in declino negli anni ’60. Tra chi comunque non vuole rinunciare a questo vezzo, si opta per guanti corti e semplici, specie in tessuti sintetici.
Tra le fan dell’accessorio c’è Audrey Hepburn che per le seconde nozze con lo psichiatra Andrea Dotti ne sceglie un paio bianchi, abbinati al suo abito Givenchy rosa pastello.
1980
I guanti spariscono dai matrimoni degli anni ’70, per fare ritorno nella decade successiva in un’inedita versione: i guanti senza dita, in pizzo tempestati di strass e paillettes in perfetto stile eighties.
Anche negli anni seguenti la fortuna dei guanti viene meno, per poi tornare alla ribalta in grande stile oggi, specie come accessorio irrinunciabile per chi vuole donare un tocco vintage al proprio look.
Guanti lunghi, in raso, pizzo, oggi ce n’è davvero per tutti i gusti. Per le spose vintage 3.0 ci sono però delle regole fondamentali di cui tenere conto nella scelta:
- Optare per dei guanti che si abbinino al proprio modello d’abito e alla decade in cui è ambientato il matrimonio.
- Scegliere un paio di guanti che si accordino con il tessuto del vestito da sposa, ma anche con la stagione: orientatevi verso una texture leggera per l’estate o più corposa e coprente per l’inverno.
- Occhio anche al bon ton, ricordate che i guanti da sposa vanno indossati solo al momento dell’ingresso in chiesa. Una volta raggiunto il futuro sposo dovrete sfilarli con gesti lenti ed eleganti e appoggiarli accanto al bouquet, di modo che la mani siano libere per lo scambio delle fedi.