Tempo di vacanze: mare, montagna e…sole! Sì, ma quanto sole?
Fin dai tempi più remoti si è cercato di proteggere la pelle dai danni dei raggi solari e, in alcuni periodi, anche dall’abbronzatura. Ma come si faceva, una volta? Ebbene, in realtà, c’è una sostanza naturale presente in moltissimi solari, usata da secoli per questo scopo: l’ossido di zinco.
Nonostante fosse si conscesse la pericolosità dell’esposizione al sole per i danni causati alla pelle e la pelle scurita non fosse di classe, negli anni ’20 madame Coco Chanel dichiara che “La pelle abbronzata dona un aspetto salutare”, il che viene accolto con grande entusiasmo all’unanimità, dando via ad intensi “bagni di sole”.
Dagli anni’30 inizieranno a comparire le vere e proprie protezioni solari, come le conosciamo oggi e, soprattutto, ancora quelle che conosciamo oggi. Nel 1935, il parigino Eugene Schueller, futuro fondatore de L’Oreàl, crea Ambre Solaire, la prima protezione solare che al contempo assicura anche una perfetta abbronzatura!
Negli anni ’40, esattamente nel 1946, il signor Franz Greiter crea la Glacier Cream per la Piz Buin, e, subito dopo, arriva la crema solare Coppertone, che diverrà celeberrima negli anni ’50 grazie alla piccola Miss Coppertone, che appare sulle confezioni con il suo tenero cucciolo.
Giunti agli anni ’60, la protezione solare verrà sostituita dagli abbronzanti e il simbolo delle estati “abbronzatissime” a Saint-Tropez sarà la magnifica Brigitte Bardot, sfoggiando dei mini bikini sul suo corpo statuario e sensuale sotto il sole.
Si dovrà giungere agli anni ’70 perché le ricerche nel settore inizieranno ad introdurre fattori di protezione nelle creme e solo negli anni ’80 sarà dichiarata ufficialmente la pericolosità dei raggi UVA, responsabili di malattie ed invecchiamento della pelle – anche se io, personalmente, ricordo ancora che usavamo ancora la crema abbronzante LANCASTER abbronzarci ben bene dopo serie scottature! -.
Dagli anni ’90 l’informazione sui danni causati da una cattiva esposizione al sole è assidua e le case farmaceutiche e cosmetiche non fanno che proporre prodotti sempre più efficaci per proteggersi consentendo di abbronzarci. Secondo me, un po’ troppo…
NON dobbiamo dimenticare, infatti, che il sole fa molto, molto bene se ci si espone nei giusti orari. Dovremmo assolutamente guardarci dal bruciare la nostra pelle, causa di seri possibili danni. Altra abitudine da cui rifuggire è un uso costante di prodotti cosmetici che, purtroppo, risultano essere inquinanti e dannosi per la flora e la fauna marine. C’è chi asserisce lo siano anche per la nostra pelle…
Esistono tuttavia ottimi rimedi dal passato, come le creme solari fatte in casa con ingredienti naturali e, a tal proposito, vi propongo questa ricetta vintage molto semplice da poter preparare da soli, con SPF 30, efficace quanto quelle in vendita ma, senza dubbio, decisamente più economica. L’elemento essenziale è, come ho detto all’inizio, l’ossido di zinco, acquistabile anche online, di cui ogni cucchiaio corrisponde ad un fattore di protezione pari a 10, quindi per aumentare la protezione, aumentate i cucchiai.
Ingredienti per una crema solare con protezione 30
- 30 gr di acqua
- 40 gr di olio d’oliva
- 20 gr di olio di cocco
- 20 gr di cera d’api
- Qualche goccia di olio essenziale alla vaniglia.
- 3 cucchiai di ossido di zinco.
Buon bagno di Sole!
Esterita Di Cesare