L’abito da sposa per antonomasia, lungo, con strascico, vaporoso. Eppure negli ultimi anni ha preso piede una tendenza dal sapore vintage che va controcorrente, quella dell’abito da sposa corto.
Comodo e versatile, il vestito corto promette di soddisfare tutte le donne. Regala centimetri alle petites, e mette in evidenza le gambe delle bride to be più alte, è capace di sottolineare la spensieratezza delle spose più giovani e regalare sobria eleganza ad una sposa in seconde nozze o non più giovanissima. Insomma il mini dress è perfetto davvero per tutte!
Non a caso sono tante le celebrities che hanno scelto il corto per il loro grande giorno. Kira Knightley ha optato per un abito in tulle firmato Chanel, come anche la regista Sofia Coppola che ha vestito un Azzedine Alaïa. Per la conduttrice Alessia Marcuzzi un abito da sposa corto con strascico, firmato Giambattista Valli.
C’è poi chi non ha rinunciato alla sontuosità del lungo, prediligendo il corto come secondo abito per la festa. E’ il caso di Chiara Ferragni in un tutù Dior e Serena Williams in Versace.
L’abito corto viene proposto oggi dagli stilisti più in voga, mantenendo sempre un’allure dal sapore vintage.
Infatti l’abito da sposa lungo inizia ad accorciarsi proprio negli anni ’40, quando durante la seconda guerra mondiale reperire stoffe di qualità era difficile ed oneroso. Ma quella necessità si tramuta ben presto in un must negli anni ’50 con l’arrivo del New Look di Christian Dior: spalle scoperte, seno in evidenza, punto vita stretto e gonne ampie al polpaccio, come quelle che vediamo indossate da Audrey Hepburn al primo matrimonio e da Marilyn Monroe e Jane Russell ne “Gli uomini preferiscono le bionde”.
Negli anni ’60 e ‘70 con l’influenza del femminismo gli abiti si accorciano ulteriormente, diventando veri e propri mini dress.
Sono un esempio i vestiti indossati da Mia Farrow il giorno del matrimonio con Frank Sinatra, da Sharon Tate e Yoko Ono.
La moda dell’abito corto arriva sino agli anni ’80, quando l’ispirazione principale sono i mitici ’50s, per poi tornare in auge a partire dal 2014.
C’è però una peculiarità, che accomuna gli abiti corti del passato e del presente, è l’orlo. Scopriamo insieme le diverse tipologie e a chi si addicono maggiormente:
-Super mini dress: a metà coscia, ispirato agli anni ’60, è adatto esclusivamente alle giovanissime che scelgono la cerimonia civile. Consigliato alle ragazze per cui le gambe lunghe e affusolate sono il punto di forza.
-Lunghezza al ginocchio: E’ adatto sia per una cerimonia religiosa che per una civile ed è consigliabile anche alle spose più mature. Può essere il sempre verde ed elegante tubino, arricchito con inserti in pizzo o una spilla gioiello, sottolinea le forme del corpo fasciando i fianchi e dona una linea a clessidra che fa risaltare le proporzioni senza accorciare la figura.
-Lunghezza al polpaccio: Una tipologia di abito più fresco magari con gonna ampia, a tutù è indicata per le giovanissime, conferisce un’aria allegra, frizzante e un tocco di originalità. Per le più mature suggeriamo invece un abito longuette, liscio o plissettato, di seta o di pizzo, con inserti luminosi o semplice, dona alla donna una femminilità impareggiabile e una grande raffinatezza.
Se per il vostro grande giorno sognate il corto, evitate però gli abiti eccessivamente mini, specie se scegliete di sposarvi in Chiesa o la lunghezza sotto al ginocchio se avete un polpaccio importante.
Ricordate poi che con il mini dress le gambe ed i piedi saranno protagonisti, quindi attenzione alla scelta delle scarpe: vi consigliamo delle décolleté decorate, o perché no un luccicante sandalo gioiello, una calzatura che definisca il vostro look.
Insomma ora sapete proprio tutto dell’abito da sposa corto, non vi resta che prenotare il vostro appuntamento da Vintachic e scegliere tra oltre 300 bridal dress.