Secondo le ultime statistiche il matrimonio civile ha superato quello religioso. Anche per il rito civile la scelta dell’abito è il momento più atteso e concitato per le bride to be. Mentre il matrimonio in Chiesa impone un galateo serratissimo, sposarsi in comune lascia maggiore autonomia e spazio alla fantasia, anche per quanto riguarda l’abito da sposa.
Non esiste infatti un abito da matrimonio civile per eccellenza, anzi, questo rito ci permette una piena libertà in fatto di colori, modelli e tessuti, magari compiendo anche qualche scelta azzardata e controcorrente, come nel caso di chi sceglie il vintage.
Un tempo abito da sposa per rito civile faceva rima con sobrietà, banditi capi pomposi e veli, ma oggi si può anche scegliere un vestito da principessa total white con velo cattedrale per coronare il sogno della propria vita.
Anche in un matrimonio civile è però fondamentale che l’abito da sposa si abbini alla location, e all’eventuale tema dell’evento. Se avete optato per una dimora storica o un castello, perché non scegliere un abito da sposa luminoso o importante? Se invece la location sarà più formale, come nel caso del Municipio, potete indossare un vestito minimal e moderno. E se invece il matrimonio si celebra in spiaggia o in un prato spazio ad un stile leggero e sbarazzino o boho. In ogni caso il vintage con la sua allure glam, versatile, e senza tempo si rivela la soluzione vincente per tante spose che si apprestano a compiere il grande passo.
Ecco quindi qualche suggerimento e proposta per scegliere un perfetto vintage look per il vostro grande giorno.
Il tailleur
Il tailleur è l’emblema dell’eleganza discreta e della raffinatezza senza età. E’ consigliabile scegliere una nuance chiara, dal bianco ottico, al cipria, così che renda la sposa riconoscibile, ma la scelta potrà cadere su qualsiasi colore. Fondamentale anche selezionare bene la stoffa in base alla stagione, un georgette per un matrimonio estivo, mentre il mikado per le cerimonie invernali. Il tailleur in tutte le sue varianti di colori e tessuti non è certo una novità, è stato usato anche da celebrity del passato. Lauren Baccal per dire sì ad Humphrey Bogart nel 1945 scelse un delicato tailleur beige con cintura. La modella nicaraguense Bianca Pérez Morena De Macìas, per unirsi al leader dei Rolling Stones Mick Jagger nel 1970 indossò un incantevole tailleur con gonna lunga a tubino firmato Yves Saint Laurent rimasto negli annali della storia della moda. Non solo celebrity, anche l’amatissima Carrie Bradshaw, protagonista della serie tv Sax and the City, dopo aver provato i vestiti da sposa dei brand più in voga convola a nozze con il suo Mr. Big con un tailleur vintage bianco. Il tailleur viene solitamente consigliato alle spose più agée, ma è una valida alternativa anche per le spose più giovani che vogliono optare per una soluzione unica e di tendenza.
In questo caso suggeriamo di smorzare la rigidità di questo completo giocando con accessori ricercati e dirompenti, come ci insegna Carrie che lo ha abbinato alle sue inseparabili Manolo Blanhick turchesi.
Anche Bianca Jagger nel suo grande giorno ha ravvivato il tailleur con un grande cappello a tesa larga corredato da veletta. Nel caso del nostro rarissimo tailleur anni ’50 in broccato abbiamo pensato ad un baschetto ricoperto di luminose perline e paillettes, per conferire alla mise un tocco brillante.
L’abito corto, anzi cortissimo
Come abbiamo già detto il bello di sposarsi civilmente è che non si deve sottostare ad un rigido dress code. Sì a spalle scoperte, scolli vertiginosi, ma anche abiti corti, anzi cortissimi. Infatti mentre per la Chiesa è doveroso che l’abito arrivi massimo sopra al ginocchio nel caso del rito civile si può giocare con orli decisamente più estremi.
Entrano così in gioco i nostri amati mini dress anni ’60. Anche in questo caso sono tantissime le star del passato che l’hanno indossato per il loro grande giorno.
Da Jane Fonda, per le nozze con Roger Vadim nel 65, fino a Sharon Tate e Judy Gardland.
E le celebrities odierne non fanno eccezione, basti guardare la cantante Lilly Allen o l’incantevole Charlotte Casiraghi.
Certo è che l’abito cortissimo si addice a ragazze giovani, specialmente quelle per cui le gambe lunghe e affusolate costituiscono il punto di forza. Tranquilla però abbiamo scritto una pratica guida per trovare l’abito corto più adatto a te.
L’abito non da sposa
L’abito da sposa è probabilmente l’abito per cui una donna spende di più nella vita, peccato possa indossarlo soltanto in occasione delle nozze. In questo caso il vintage rappresenta la scelta giusta, perché spesso gli abiti vintage possono essere riutilizzati, magari scorciando l’orlo, o togliendo le maniche, o aggiungendo cinture colorate. Oppure, sempre scegliendo tra gli iconici modelli vintage, le future spose possono optare per un abito da cocktail elegante o da sera, non propriamente da sposa, che possa essere rindossato in mille altre occasioni. E poi, chi vorrebbe mai per il proprio grande giorno indossare un vestito già visto dall’amica in una vetrina di quel noto marchio, o peggio lo stesso indossato da un’invitata?
Con il vintage potrete scegliere un abito sensazionale, sofisticato, ma soprattutto unico, che soltanto voi possedete. Vi ricordiamo che anche in questo caso è bene selezionare un abito corto se la cerimonia si svolge di giorno, lungo se il rito è di sera. Si potrà poi giocare con gli accessori per rendere la sposa riconoscibile, come ha fatto la nostra bride Simona che ha aggiunto al suo abito anni ’50 in shantung con fiori dipinti una veletta personalizzata.
Del resto anche tantissime delle nostre icone vintage hanno abbandonato il classico abito da sposa per scegliere un capo comune, come Ava Gardner e Joan Crowford.
L’abito scuro
Abbiamo già scritto un articolo molto esaustivo sulla sposarsi con un abito colorato, ma stavolta vogliamo spingerci oltre parlando di quelle nuance scure che sono sconsigliate alle invitate, figuriamoci alle spose. Blu navy, mogano, testa di moro, sino al famigerato nero. In realtà sono tante le bride to be non più giovanissime che vengono da noi e ci chiedono un vestito scuro per il loro grande giorno.
Già perché i capi scuri sono da sempre alleati delle donne, specie delle amiche curvy, capace di alleggerire la figura e infondere sicurezza.
Il nero può essere aggiunto al vostro look in piccole dosi, come nel caso del nostro bustier del 1950 abbinato ad una gonna bianca, o diversamente fare come la nostra Marzia che si è sposato con un abito total black del 1980 in stile 1950.
Che ci crediate o no sono tante anche e personalità del mondo dello spettacolo che hanno scelto abiti di queste nuance. Partendo dalla divina Marilyn Monroe che si è unita a Joe di Maggio con un castigato abito color cioccolato. Arrivando a tempi più recenti nel 2013 la 73enne Tina Turner ha detto sì al compagno con un lussuoso abito in taffetà nero disegnato per lei da Giorgio Armani. Non solo spose agée, anche la cantante Avril Lavigne, la nostra amata Sarah Jessica Parker sono convolate a nozze con due look total black. Tra le fila delle amanti del nero anche l’attrice Ellen Pompeo che si è sposato con un sobrio tubino Yves Saint Laurent. Il nero ha così preso piede tra le sposine che la famosa stilista Vera Wang ha inserito tra le sue proposte bridal alcuni capi di questo colore.
I pantaloni
Un altra scelta dirompente che risulta adatta per un matrimonio civile è quella dei pantaloni. Jumpsuit, completi spezzati, tailleur-pantalone, ce n’è davvero per tutti i gusti e le forme.
Questa tendenza che ha preso piede nel 2018, affonda in realtà le sue radici nella moda vintage, in particolare negli anni ’60/’70, quando tante spose non convenzionali si sposavano in pantaloni.
Scopri di più sul nostro pezzo dedicato allo sposarsi in pantaloni.